FAQ

  • Equipaggiamento necessario per partecipare al progetto i Vagaboschi

    "Non esiste un buon o cattivo tempo, esiste solo un buon o cattivo equipaggiamneto"

    Per far si che ogni bimbo possa godere a pieno dell' esperienza outdoor consigliamo vivamente ad ogni singolo bambino il seguente equipaggiamento:

    Nello zaino:

    • pantaloni impermeabili  con elastico da fissare al piede (consigliamo tuta spezzata se il bambino non idossa il pannolino, in caso contrario meglio scegliere una tuta con bretelle)
    • stivali impermeabili (da lasciare in asilo) con calze calde
    • calze di ricambio
    • guanti (possibilmente resitenti all' acqua)
    • borraccia
    • pranzo
    • 2 cambi completi

    In inverno aggiungete:

    • guanti
    • sciarpa
    • cappello
    • un maglione-felpa extra nello zainetto
    In estate:
     
    • cappello o foular per il sole
    • crema solare
    • occhiali da sole
    • antizanzare
     

    Vi consigliamo di prestare particolare attenzione ai materiali indossati.

    Per gli indumenti resistenti all' acqua assicurarsi che siano 100% waterproof.

     

     

     

  • ...e l' inverno?

    Cade un veto: giocare all’aria aperta, anche nei mesi più rigidi dell’anno o sotto la pioggia, immunizza i bambini. Allontana il rischio di contrarre le malattie tipiche dell’inverno, prime fra tutte l’influenza o le patologie respiratorie, i cui virus e batteri si annidano più facilmente in ambienti caldi e chiusi. Ad affermarlo sono i pediatri italiani e insegnano le regole d’oro per riparare e proteggere dal freddo i più piccoli. 

    IL FREDDO – Meno apprensione e più tutela contro i rigori dell’inverno. Anche i genitori più apprensivi devono rassegnarsi: il tempo libero, in qualsiasi stagione dell’anno, va giocato e speso in spazi aperti. «A dispetto di quella che sembrerebbe una correlazione logica – spiega la professoressa Susanna Esposito, Presidente Sitip (Società Italiana di Infettivologia Pediatrica) e direttore della UOC Pediatria 1 Clinica presso l’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano  – il freddo non rappresenta un fattore di rischio per le infezioni respiratorie, quali otiti, tonsilliti, bronchiti, bronchioliti e polmoniti, tanto che la loro frequenza e diffusione non è maggiore nei Paesi in cui le temperature sono più rigide». Il freddo, dunque, è solo una causa indiretta della malattie. «Il rischio invece diviene elevato quando per timore di prendere freddo si soggiorna a lungo in ambienti caldi e chiusi dove la circolazione di virus e batteri è più probabile. Le cause di contagio sono spesso un colpo di tosse – continua l’esperta – uno starnuto o l’aver manipolato oggetti precedentemente tenuti in mano da persone infetti o con un virus in incubazione ». Per evitare di cadere nella ‘trappola’ del freddo – specie nel momento in cui l’azione dei batteri è al culmine – molto meglio coprirsi adeguatamente e respirare in libertà.

    I CONSIGLI – Ecco, dagli esperti, le ‘cinque buone regole’ per proteggersi dal freddo:

    1. Sfruttare le ore più calde della giornata, aiutando anche la termoregolazione del corpo e l’attivazione dei meccanismi difensivi, quali la vasocostrizione periferica (processo nel quale le manine e i piedini potranno apparire  più scuri o potranno aumentare brividi e motilità degli arti), per non disperdere il calore.
    2. Vestirsi a cipolla. Indossare più capi di abbigliamento, consente di alleggerirsi quando si entra in ambienti più caldi. Le eccessive variazioni termiche infatti possono alimentare l’instaurarsi di infezioni, specie virali.
    3. Avere cura di coprire soprattutto le estremità (testa, mani e piedi). Indossare cappelli e guanti, aiuta a non disperdere il calore.
    4. Scegliere una alimentazione con un maggior apporto calorico e idrico. Per mantenere costante la temperatura corporea è importante fornire all’organismo la giusta energia a seconda delle diverse richieste metaboliche. A merenda, in inverno, potrebbe essere ideale un panino al cioccolato (che soddisfa anche la golosità dei bimbi), accompagnato da un buon bicchiere di latte caldo.
    5. Adottare le giuste precauzioni. In presenza di bimbi con patologie croniche, quali cardiopatie e/o anemie, è bene limitare soggiorni e permanenze in alta montagna dove le temperature potrebbero essere eccessivamente rigide.

    Fondazione Umberto Veronesi

  • Come associarsi?

    Per associarsi allìOrganizzazione di Volontariato Vagaboschi scrivere a vagaboschi.arona@gmail.com con richiesta di prendere visione dello statuto e dell'atto costitutivo. La quota di iscrizione come socio è di 50€ all'anno.

  • Approfondimenti

       

    • A. Neill, Ragazzi felici di Summerhill
    •  G. Zavalloni, La pedagogia della lumaca
    •  R. Louv, L'ultimo bambino nei boschi
    • Outdoor education, Roberto Farnè e Francesca Agostini, Ed. Junior
    • Ritscher P., Il giardino dei segreti. Organizzare e vivere gli spazi esterni nei servizi per l'infanzia, Ed. Junior
    • Malavasi L., L'educazione naturale nei servizi e nelle scuole per l’infanzia, Parma, Edizioni Junior, 2013
    • Carla Hannaford,  Risvegliare il cuore bambino. Come stimolare la crescita felice del bambino, attraverso il dialogo, il gioco e il contatto con la natura.
    • Patfoort Pat, Io voglio, tu non vuoi... Manuale di educazione nonviolenta
    •  A. Kohn, Amarli senza se e senza ma. Dalla logica dei premi e delle punizioni a quella delle emozioni e della ragione
    •  Novara D., Litigare fa bene. Insegnare ai propri figli a gestire i conflitti, per crescerli più sicuri e felici.
    • A. Schwarzer, Giocare tra gli alberi, Il leone verde
    • Farnè & Agostini, .

    • https://www.schoolsoutfilm.com/

     

  • Volete fare una gita da noi?
    Siete una scuola d'infanzia? Siete una scuola elementare? Ecco come fare.

Contatti

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